La molteplicità è l'illusione.
Il gioco. Regole del gioco.
Hmm, interessante, davvero.
Una delle regole è non ricordarsi.
Ma il dramma, quale compito svolge il dramma!
Vedo persone piegate, avvolte su se stesse, vivere nel dramma come unica soluzione alla loro vita. Se non avessero dramma se lo inventerebbero. Solo così si sentono vivi e hanno uno scopo. Strana parte davvero.
Anch'io ho vissuto nel dramma, per questo posso capire la differenza.
Quando se ne esce? Quando si decide che basta, troppo dramma, ora cambiamo scenario. Quando raggiunge il non sopportabile, si comprende che si può fare una scelta diversa. Bisogna dissociarsi dal dramma. Riconoscerlo per la scemenza che è: trappola.
A dire il vero posso capire la differenza di molte cose, perché ne ho vissute parecchie. Forse sarebbe più corretto dire che mi sono lasciata vivere da parecchie di loro. Perché è evidente che non siamo padroni di noi stessi, quando viviamo l'illusione.
Se non ci fosse dramma, se non si desse tutta questa grande importanza alle cose che accadono, mi chiedo, cosa succederebbe?
E' chiara la meraviglia dell'esito.
Bisogna tirare fuori la gente dal dramma.
Allora sì, potremo parlare di unità e dell'illusione della molteplicità.
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