venerdì 3 dicembre 2010

Una credenza felice

Mi hanno chiesto perché non sostituisco una vecchia credenzina che fa compagnia alla mia scrivania. Stavo per rispondere "perché lei è felice qui".
E mi sono accorta che, inconsapevolmente, comunico con ogni cosa. Non lo sapevo, prima. Prima di rendermene conto. Lo facevo e basta.

Così ho scoperto che, ancora meglio, comunico con le piante. Capisco quello che vogliono dirmi, ci parlo, le consolo. E ho scoperto che molto chiaramente non hanno simpatia per tutte le altre piante che metto vicino. Possono essere aggressive, possono consolarsi, vogliono essere apprezzate.
Roba da matti.

E non solo le piante. Anche le cose. Se curi le cose, le abbellisci, le rendi graziose, loro sono felici.

Hmm. Sono felici perché lo sei tu o sono proprio felici loro? Questo non lo so. Però comunicano.  Così mi sono accorta che le cose soffrono se non ce ne prendiamo cura. E le cose parlano di noi, non solo con noi. 

Insomma, mi sto chiedendo dove sto andando a parare. Però è strano. Non mi stupisco affatto quando mi capitano certe cose. Che sia il riaffiorare di una conoscenza antica?

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