Ogni volta che si vive un evento le emozioni che creiamo sono forti. Un evento può essere vissuto con grande dolore, come sabotaggio nei nostri confronti, con delusione, con rabbia e rancore. L'energia che viene prodotta da queste intense emozioni, poiché il vissuto viene considerato reale, ha una potenza spaventosa. Le cellule se ne riempiono. L'energia è prorompente, coinvolge tutto l'essere di quel momento. E così si crea una memoria cellulare, organizzata in quello spazio vuoto.
Il perdono, da questo punto di vista, ha ben poco a che fare per risolvere la situazione.
Quando le emozioni intense vengono vissute come reali, vengono memorizzate, è come un ordine preciso. Provo questa emozione, ne sono certo, questa è l'emozione che contraddistingue questo evento.
Le emozioni poi si presentano nuovamente, e si ripresentano, in un cerchio infinito, attraverso altri eventi che le scatenano, fino a quando uno si dice: come faccio a uscirne? Perché nonostante la mia volontà non riesco a venirne fuori?
Per modificare il sentire, per ottenere la liberazione da questa sequenza ininterrotta, basta dare un altro ordine alle cellule.
Semplicemente ci si collega con il proprio campo energetico, l'enorme massa energetica che conteniamo, la parte più importante e imponente di noi, e si dà un ordine inverso. Si trascina nel cestino quello che è in archivio come memoria, impressa nell'energia degli atomi, e si sostituisce. Si dà un nuovo ordine.
In questo si riconosce che l'essere umano contiene tutto l'Universo.
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