lunedì 29 novembre 2010

Dèi

Ci stiamo reinventando tutto. Ci stiamo reinventando un pianeta nuovo, diverso. Lo stiamo vedendo con gli occhi dell'immaginazione e lei si trasforma.
Ci stiamo reinventando il modo di fare religione, o quella che viene definita tale.
Ci stiamo reinventando nuovi orizzonti, e li vediamo reali.
Ci stiamo reinventando integrità e verità. E integrità e verità appaiono.
Stiamo distruggendo tutta quella roba vecchia che proprio non sopportiamo più.
Stiamo ri-creando. Con condizioni nuove, presupposti differenti perché partono da certezze consolidate nella nostra interiorità. Ri-creiamo una nuova civiltà, una nuova era, un nuovo metro di vita, che non è più sopravvivenza, è vita.
Stiamo reinventando tutte le cose per una vita migliore, più semplice, scevra di tutti quei giochi di potere che strangolano, per una equanimità mai vista prima al mondo.
Reinventiamo tutto, cambiamo i giochi e le regole perché ora le regole le stabiliamo noi.
E mentre reinventiamo, cambiamo la creazione, ci prendiamo gusto e cambiamo sempre di più.
Là in fondo si intravede l'orizzonte di quello che sarà la nostra creazione. Non passerà molto tempo, perché abbiamo acquisito dimestichezza a creare e perdiamo sempre di più la paura a farlo.
L'aria nei capelli che sentiamo mentre corriamo dà ebbrezza e questo ci incita ad andare più veloci.
Di fondo proviamo un certo entusiasmo nell'essere stati in grado di evitare il grande cataclisma e nell'aver trovato la maniglia per il nuovo mondo. 
Che forse siamo davvero Dei? Che forse siamo davvero tutto l'Universo e ogni altra cosa che esiste? Che forse la realtà della creazione comincia da qui?
Forse è tutto il contrario. Forse ci hanno affossato per millenni dicendoci che siamo un puntino talmente piccolo e insignificante che dio ha bisogno di intermediari per sentirci. Forse ci hanno affossato dicendoci che eravamo peccatori e dovevamo morire nei peccati e i nostri figli dei nostri figli idem, che il karma era negativo.
Forse,  Perché il karma non esiste. Perché se come Uno ci ergiamo nella consapevolezza e siamo il Dio che siamo, ragazzi, chi ci tiene più? Possiamo farcela, possiamo fare questo e altro ancora. Possiamo ri-cambiare la creazione come e quando ci pare, possiamo far diventare la Terra talmente luminosa che qualunque galassia scomparirà al confronto.

venerdì 26 novembre 2010

Potrebbe volerci un eroe

Colui che forse considerate il vostro peggior nemico, è anche lui un Mio agente. Pertanto, non ci sono nemici. Ci sono soltanto rappresentanti di Me, e Io non sono nemico di nessuno.

Il fatto che qualcuno vi pesti i piedi, non ne fa un nemico.

Il fatto che qualcuno non vi tenga in considerazione, non ne fa un nemico.

Nessuno è un nemico, qualunque cosa pensi, qualunque cosa pensiate voi, qualunque cosa dica il mondo.

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 E che cosa perdete voi e che cosa guadagnate, quando siete una signora o un gentiluomo? Non è disonesto evitare o porre fine ad una guerra. Non è indebolente. È fortificante. Significa elevarsi al di sopra della situazione. Significa sciogliere la situazione.

Chiunque può accendere un fuoco. Tutto quello che ci vuole è un fiammifero. Potrebbe volerci un eroe per spegnere il fuoco.



www.heavenletters.org

giovedì 25 novembre 2010

Esplosione

Quando c'è l'esplosione della comprensione. E' diventato difficile stare dietro a tutta la valanga di informazioni che arrivano. Però penso: hmm, queste informazioni resettano in qualche modo? Diventano la nuova realtà, la passerella sulla quale camminare per affrontare il nuovo mare? O restano solo informazioni? Diventano cioè parte dell'essere?
Ma non diciamo stupidate, l'essere in quanto tale non ha proprio bisogno di diventare alcunché.
Allora dove finiscono?
Non finiscono da nessuna parte, ecco la novità. Sono comprensioni per modo di dire. Non arriva nulla di nuovo, solo che traspare sempre di più la saggezza antica, i ricordi racchiusi negli atomi che ci compongono. 

Il coraggio di non cercare vestiti nuovi per le cose vecchie. Il coraggio di lasciar andare, frantumare il vecchio sapendo che non verrà sostituito con nulla, semplicemente se ne andrà, si volatizzerà con un pacco quantico e non sarà più parte di nessun personaggio futuro. Futuro? Quale sciocchezza. Il futuro è qui, i prossimi personaggi sono già qui, già registrati, come se fossero già vissuti.
Nel momento presente all'interno del corpo che si veste, esistono tutte le varianti di tutto il tempo creato. Pare follia ma è verità. Tutte le varianti di tutti i personaggi di tutto il tempo creato, anche i personaggi che sono su linee che non verranno scelte, ma ci sono anch'essi.
Ecco cos'è l'Adesso. E' tutto ciò che esiste, poiché tutti gli scenari li contengo. 
Ma l'Adesso non è un tempo e la linearità non esiste. Da questi due fraintendimenti nasce tutta l'illusione e il velo che ci oscura  a noi stessi.

martedì 23 novembre 2010

Nelson Mandela

"La nostra paura più profonda, non è quella d'essere inadeguati.
La nostra paura più profonda è d'esser potenti oltre misura.
E' la nostra luce, non le tenebre che più di tutto ci spaventa.
Chiediamo a noi stessi "Chi sono io per essere brillante, formidabile, pieno di talento e risorse?"
Ma di fatto chi siamo noi per non esserlo?
Siamo figli e figlie di Dio.
Il nostro giocare "al ribasso" non serve al mondo.
Non c'è niente d'illuminato nel ridurre noi stessi per far sì che gli altri non si sentano insicuri intorno a noi.
Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi.
Non è che sia solo in alcuni di noi è in ognuno di noi.
Quando permettiamo alla nostra Luce propria di risplendere inconsciamente, accordiamo il permesso ad altre persone di fare lo stesso.
Nel liberarci dalle paure, la nostra presenza,
automaticamente, libera gli altri."

NELSON MANDELA 1994

domenica 21 novembre 2010

giovedì 18 novembre 2010

lunedì 15 novembre 2010

domenica 14 novembre 2010

Ombre

Questo è il nostro problema. Vediamo ombre, solamente ombre.
Non vediamo l'oggetto che le proietta. Vediamo solo le ombre.

venerdì 5 novembre 2010

Spazio vuoto

Tutto si svolge nello spazio vuoto. Tutta la scena, tutte le occasioni. Tutta la vita è racchiusa nell'infinito spazio spazio vuoto che circola in un atomo. Perché lì si racchiude il campo di informazione. Quella energia è quella che determina. Ogni cosa.
Ogni volta che si vive un evento le emozioni che creiamo sono forti. Un evento può essere vissuto con grande dolore, come sabotaggio nei nostri confronti, con delusione, con rabbia e rancore. L'energia che viene prodotta da queste intense emozioni, poiché il vissuto viene considerato reale, ha una potenza spaventosa. Le cellule se ne riempiono. L'energia è prorompente, coinvolge tutto l'essere di quel momento. E così si crea una memoria cellulare, organizzata in quello spazio vuoto.
Il perdono, da questo punto di vista, ha ben poco a che fare per risolvere la situazione.
Quando le emozioni intense vengono vissute come reali, vengono memorizzate, è come un ordine preciso. Provo questa emozione, ne sono certo, questa è l'emozione che contraddistingue questo evento.
Le emozioni poi si presentano nuovamente, e si ripresentano, in un cerchio infinito, attraverso altri eventi che le scatenano, fino a quando uno si dice: come faccio a uscirne? Perché nonostante la mia volontà non riesco a venirne fuori?
Per modificare il sentire, per ottenere la liberazione da questa sequenza ininterrotta, basta dare un altro ordine alle cellule.
Semplicemente ci si collega con il proprio campo energetico, l'enorme massa energetica che conteniamo, la parte più importante e imponente di noi, e si dà un ordine inverso. Si trascina nel cestino quello che è in archivio come memoria, impressa nell'energia degli atomi, e si sostituisce. Si dà un nuovo ordine. 
In questo si riconosce che l'essere umano contiene tutto l'Universo.